Cozzo Rotondo: Il mistero sepolto nel tempo

Nel cuore della Calabria, a Bisignano, avvolto dal mistero e dalla storia, si erge Cozzo Rotondo, una curiosa collinetta che potrebbe nascondere un antico tumulo funerario.

Cozzo Rotondo è un monumento unico nel suo genere, con caratteristiche geomorfologiche e storiche che hanno attirato l’interesse di studiosi internazionali.

Da decenni gli esperti discutono sulla sua vera natura: cenotafio? Tumulo di un personaggio illustre? La sua forma perfettamente modellata, i suoi riferimenti storici e le analogie con strutture balcaniche e mediterranee lo rendono uno dei siti più intriganti della Calabria.

Un tumulo misterioso nascosto tra le colline di Bisignano

Cozzo Rotondo è una collinetta dalla forma ellittica e sorprendentemente regolare, situata in località Grifone, nel territorio di Bisignano (CS). La sua imponenza e simmetria colpiscono immediatamente chi la osserva, distinguendola nettamente dal paesaggio circostante.

Negli anni, numerosi studiosi – geologi, archeologi e storici – hanno analizzato la sua struttura, giungendo a una conclusione affascinante: non si tratta di una formazione naturale, ma di un’opera modellata dall’uomo, probabilmente tra il VII e il IV secolo a.C. Le sue caratteristiche morfologiche e costruttive la rendono un unicum nel panorama italiano, paragonabile ai grandi tumuli funerari dell’Europa orientale e balcanica.

Alcune ipotesi lo identificano come un cenotafio monumentale, forse legato a figure storiche di grande rilievo come Alessandro il Molosso o Alarico, re dei Visigoti. 

Cozzo Rotondo è oggi al centro di un rinnovato interesse culturale e scientifico. La sua posizione nella suggestiva e la recente scoperta di una villa romana nelle vicinanze rafforzano l’idea che l’area fosse parte di un complesso funerario e insediativo di grande rilievo.

Un luogo che unisce storia, mistero e paesaggio, e che merita di essere conosciuto, raccontato e valorizzato.

Terra di Storia e di Leggende

Immerso nella quiete, il paesaggio che circonda Cozzo Rotondo è un intreccio di natura, storia e mito. Il nome stesso della contrada richiama il Grifone, creatura mitologica metà aquila e metà leone, da sempre simbolo di forza e custode di tesori e tombe reali. Un richiamo potente, che sembra voler proteggere i segreti nascosti tra queste colline.

Qui, tra i rilievi che lambiscono il fiume Crati, si tramandano da secoli racconti affascinanti: si parla di tesori sepolti, della mitica chioccia dalle uova d’oro e persino della tomba perduta di Alarico, re dei Visigoti, che secondo la leggenda sarebbe stato sepolto proprio in questa zona, con un immenso tesoro.

Ma non è solo il mito a rendere speciale questo luogo. Il territorio circostante è ricco di tracce storiche e culturali: dalla piana di Sibari, antica colonia della Magna Grecia, ai borghi arbëreshë, ai percorsi che costeggiano il Crati, ogni angolo racconta una storia millenaria.

Visitare Cozzo Rotondo e i suoi dintorni significa immergersi in un territorio ancora autentico, dove ogni sentiero può raccontare una storia e ogni panorama invita alla scoperta. Un luogo ideale per chi ama viaggiare fuori dai circuiti turistici, tra paesaggi incontaminati, memorie antiche e suggestioni senza tempo.

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Le Parole degli Studiosi

 Il mistero di Cozzo Rotondo ha affascinato esperti di archeologia, geologia e storia per decenni. Studi approfonditi hanno messo in luce le sue caratteristiche uniche, ipotizzando un’origine antropica e un possibile legame con figure storiche di rilievo. Ecco cosa dicono gli studiosi su questo straordinario tumulo

"Questo sembra davvero un tumulo funerario realizzato dall’uomo; e uno davvero speciale e imponente."
Volker Heyd (Archeologo, Università di Bristol, 2016)
"Cozzo Rotondo continua ad essere una sfida scientifica, ma le sue caratteristic
Diana Gergova
(Archeologa, esperta di tumuli balcanici)
" Per le sue dimensioni e la sua perfezione, il tumulo potrebbe appartenere a un personaggio storico di grande rilievo, forse Alessandro il Molosso"
Velizar Velkov
(Accademia Bulgara delle Scienze, 1993)
" Una struttura così perfettamente modellata non può essere frutto del caso: è un’opera intenzionale, simbolica, che merita attenzione internazionale."
John Ljungkvist
(Università di Uppsala)
"La morfologia del tumulo non può essere spiegata con processi naturali: è il risultato di un modellamento antropico studiato con estrema cura"
Rizzo & Panizza
(Geologi, 2017)
" La sua forma, la sua posizione e la sua costruzione richiamano i tumuli reali dei Balcani: è un segno di memoria e potere "
Totju Ivanov
(storico bulgaro, 1986)

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Il progetto legato a Cozzo Rotondo nasce dal desiderio di valorizzare un luogo unico, dove storia, paesaggio e mistero si intrecciano. Attraverso studi, divulgazione e iniziative culturali, vogliamo accendere l’attenzione su questo straordinario tumulo e sul territorio che lo circonda, promuovendone la conoscenza e la tutela.

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